Dopo sette, intense, edizioni la Livigno Skymarathon esce dal programma dell’estate del Piccolo Tibet, per fare posto ai nuovi importanti
appuntamenti, sportivi e non, che caratterizzeranno il futuro prossimo. Una scelta dolorosa e obbligata, considerata la grande quantità di eventi organizzati dalla località, lungo tutto l’anno, ma anche una presa di coscienza che non cambia in alcun modo il profondo rapporto d’amore esistente tra Livigno e la corsa in montagna.
Nata su intuizione di Marco De Gasperi, pluri-campione Mondiale della disciplina, per un decennio, la Skymarathon è stata la gara di apertura della stagione estiva, riuscendo nel duplice intento di attirare alcuni tra i più importanti runner del mondo, grazie al suo rilevante contenuto tecnico, e di unire la comunità livignasca, coinvolta in prima istanza, attraverso il Comitato e i volontari, nella buona riuscita dell’evento.
Un vero e proprio esempio di quanto lo sport di alto livello possa diventare uno strumento virtuoso di benessere collettivo.
Ora, il percorso di crescita della località prende strade diverse, per quello che magari sarà soltanto un arrivederci. Resta intatta, però, oltre ai diversi anni di perfetta macchina organizzativa e di condivisione di momenti speciali, anche la magnifica natura incontaminata, che circonda Livigno e che è stata la cornice della Skymarathon per tutta la sua esistenza. Una ricchezza paesaggistica, di boschi e di sentieri, che la località cura e sviluppa con cura, il palcoscenico perfetto per la corsa in montagna, anche non competitiva, e come elemento di promozione di uno stile di vita sano e sportivo, in piena armonia con il contesto. Un’eredità culturale e un modo
di vivere la montagna che deve molto alla Skymarathon e al decennio condiviso insieme.